martedì 30 luglio 2013

FIORI DI LAVANDA E BACCHE DI VANIGLIA: un dolce sentire ♡

profumi
colori
evocazione di luoghi
antiche tradizioni

Ritornare alle origini: l'uso dell'olio ha una tradizione millenaria. Per la cura e il benessere del corpo, come medicinale e cosmetico naturale dalle molteplici proprietà...
Da sempre usato come emoliente, ammorbidente ed antinfiammatorio possiamo sfruttarlo, assieme alle proprietà delle erbe per preparare degli oleoliti curativi, preziosi, profumati e naturali.

Un oleolito è una macerazione di piante, fiori, erbe... in olio vegetale; esse rilasciano nell'olio le loro proprietà, il loro profumo e, a volte, anche il loro colore regalandoci preparati ricchi dell'energia della pianta ed utili per vari usi e preparati di benessere.

L'estate, con il calore del sole, è la stagione ideale per la preparazione degli oleoliti da pianta fresca. Tramite la digestione solare l'acqua, naturalmente presente e contenuta nelle piante, sarà eliminta tramite evaporazione; per questo è molto importante lasciare il barattolo al sole di giorno coperto con una garza o un tessuto di lino. 
La scelta dell'olio vegetale non dev'essere fatta a caso... ogni olio ha le sue specifiche proprietà e queste, se scelte in base alla pianta da macerare e all'uso che vorremo fare dell'oleolito, potranno dare risultati maggiori alle nostre preparazioni.

Per i miei oleoliti dolci e profumati ho scelto di "tuffare"fiori di lavanda e bacche di vaniglia in olio di cocco: soave, delicato, in Ayurveda il "principe" dei rinfrescanti...
Se volete leggere qualcosa in più sull'olio di cocco cliccate qui




 Fiori di lavanda
delicati e rilassanti 

Per un oleolito lenitivo adatto alla costituzione ayurvedica pitta, legata principalmente all'elemento fuoco, la lavanda è un ottima scelta: il suo effetto calmante legato all'effetto rinfrescante dell'olio di cocco trova, in questo oleolito una sinergia perfetta per tutti i problemi di infiammazioni della pelle; inoltre data la sua azione associata alla calma e alla tranquillità, agisce anche a livello psicofisico su un eccesso di vata dove, spesso, i movomenti mentali dati dagli elementi etere e aria che la costituiscono, ci fanno essere agitati e nervosi. 

Bacche di vaniglia
calde ed avvolgenti

Il nostro olfatto si nutre di profumi che ci rievocano luoghi e sensazioni...
Le bacche di vaniglia hanno un chè di vellutato e profondo, un caldo profumo che ci avvolge in una dolcezza infinita. 
Un'aggiunta gourmand a questo oleolito, realizzato facendo macerare le bacche di vaniglia nell'olio di cocco. Il termine gourmand è francese e significa goloso, è la nota olfattiva che in profumeria evoca e si associa a tutto ciò che può essere gustato o bevuto...una fragranza golosa e fiabesca che solletica la nostra immaginazione. 
Un oleolito, questo, che fa da coccola per l'inverno, utilizzato in massaggi o in preparazione cosmetiche di bellezza come burri da corpo o burrocacao, nutre i nostri sensi lasciando dietro di sè un ammiccante e confortante profumo.


La realizzazione di questi oleoliti è semplice e il mio consiglio è quello di provare, per sperimentare dal vivo e con i vostri sensi, quello che non riesco a trasmettervi da qui...
 
delicatezza
dolcezza
profumo
equilibrio
 

venerdì 19 luglio 2013

L'ACQUA CHE CURA: LE MEDICINE ORIENTALI CI INSEGNANO

La cura idroterapica, ossia l’applicazione dell’acqua come rimedio, è conosciuta da millenni come un valido aiuto per la nostra salute.
Molti medici hanno dimostrato i suoi vantaggi in tanti modi e migliaia di persone la adottano con utili risultati. Dall’antichità ai giorni nostri: dagli Yoghi indiani, che insegnano pratiche di cura con questo elemento, dall’abate Kneipp e le sue cure idroterapiche praticate anche oggi…non c’è dubbio che l’idroterapia occidentale ha molti punti in contatto con quella orientale, ma gli indiani spiegano i suoi risultati terapeutici con la teoria del prana, estranea alla maggior parte di universitari e accademici dei nostri paesi.

Prana è il nome dato dai filosofi indiani all’energia universale che penetra in tutte le cose; la sua manifestazione è l’energia vitale che anima l’organismo di ogni essere vivente. Questa energia è in ogni cosa: nel cibo, nell’aria e nell’acqua e senza di essa non vi sarebbe vita. E’ tramite il prana dell’acqua e la possibilità di assimilarlo mediante queste cure che si può rimediare ai disturbi fisiologici e favorire la salute, la forza e il vigore fisico.

Sottointesa la sua assunzione per via orale, che rigenera, irriga e ci pulisce internamente dalle scorie che quotidianamente il nostro corpo deve eliminare, vi sono altri modi per “prendere” l’acqua come cura: fomenti, pediluvi, compresse, impacchi, frizioni, irrigazioni degli organi interni e bagni. Con questo articolo voglio portare l’attenzione su un particolare trattamento che arriva dall’India e dalla disciplina ayurvedica: il Kati Snan

Questa pratica è un bagno che viene effettuato nella zona pelvica; è necessario avere a disposizione una tinozza dalla misura che serva per far sedere la persona all’interno lasciando fuori gambe e piedi, spalle e braccia. In questo modo l’acqua ricopre la parte dall’ombelico fino al perineo incluso. La sua temperatura deve restare fra i 10 e i 18 C°, è possibile ripetere il trattamento anche 2 volte al giorno secondo le necessità con durata che va dai 10 ai 30 minuti.

I benefici di questo trattamento sono molteplici, lo troviamo utile in casi di: stitichezza, problemi digestivi, mestruazioni irregolari e dolorose, emorroidi, cistiti, infezioni uterine, calcoli biliari, diarrea, ulcere, problemi al fegato, eccesso di peso e obesità, emicranie, reumatismi e sciatica…

Nella letteratura vedica troviamo molti riferimenti sull’efficacia dell’acqua nel trattamento di disturbi e malattie e tutt’oggi questa ed altre pratiche vengono prescritte dai Vaidya, i medici ayurvedici, ai loro pazienti.

La semplicità dell’acqua come primordiale e primario elemento naturale…la semplicità dell’acqua come un prezioso agente terapeutico da tempi immemorabili. La semplicità di una cura efficace, naturale ed economica.

domenica 7 luglio 2013

OGGI, NEI CAMPI...♡

Stare nella natura...durante la raccolta di erbe...
fra papaveri, grano, margherite, iperico, lavanda, equiseto, melissa e farfalle...
gli occhi catturano ed il cuore si riempie...
Colori, profumi, ronzio di api e svolazzare di farfalle...
entrare in uno stato di grazia in perfetta armonia e comunione
lo spirito è libero, gli occhi si chiudono e il corpo respira...
essere in divenire
radici che ritrovano la terra
vita tutta intorno
vibrare d'energia...

Oggi è stata proprio una giornata speciale...dovevo raccogliere l'iperico e farci l'oleolito per l'inverno e per le mie preparazioni, una giornata di sole in Val di Nizza, nei pressi dell'eremo di Sant'Alberto. Gli occhi si perdono fra le morbide colline e passeggiare nei campi con il mio cestino si è trasformato in una sorta di cammino in meditazione...in città non siamo più abituati al silenzio della natura e il tran-tran quotidiano spesso ci priva di momenti come questi!


La Natura ci regala i suoi frutti ed io ringrazio per questo...di ritorno a casa il mio oleolito di iperico in olio d'oliva riposa per la macerazione a digestione solare; 21 giorni e il sole lo trasformerà in un liquido dal colore dei rubini. La lavanda attende di essere tuffata in profumato olio di cocco per un oleolito delicato e ricco di dolci sfumature olfattive e la melissa si prepara a seccare per trasformarsi in ottime tisane per la sera.

quello che piace a me...
è semplicemente questo