Da
 “ Ayus” vita e “ Veda” scienza o conoscenza, Ayurveda è una disciplina 
olistica della millenaria scienza medica indiana, è conoscenza di vita, è
 la cura della persona volta alla sua individualità ed unicità.
Ayurveda non considera solo il nostro involucro esterno, il corpo, purché importante, ma anche ciò che contiene… abbiamo una mente e abbiamo un’anima, uno spirito; è l’unione dei tre che dà la vita, è il loro equilibrio che dà salute, come si potrebbe considerarli separatamente?
Ayurveda non considera solo il nostro involucro esterno, il corpo, purché importante, ma anche ciò che contiene… abbiamo una mente e abbiamo un’anima, uno spirito; è l’unione dei tre che dà la vita, è il loro equilibrio che dà salute, come si potrebbe considerarli separatamente?
L'Ayurveda si prefigge quattro scopi fondamentali: 
1) prevenire le malattie
2) prendersi cura della salute
3) mantenere la salute
4) promuovere la longevità.
1) prevenire le malattie
2) prendersi cura della salute
3) mantenere la salute
4) promuovere la longevità.
Il termine salute/sano in sanscrito è Svastha che letteralmente significa "stabilizzarsi nel sé" o "nella condizione propria a sé stessi". Il concetto di salute, quindi, viene considerato come condizione naturale dell'uomo mentre la malattia è vista come allontanamento da una condizione di normalità.
Sushruta celebre medico ayurvedico (ca V sec. AC) così definisce lo stato di salute:"L'individuo sano è colui che ha umori, il fuoco digestivo, i componenti tissutali e le funzioni escretorie ognuno in buon equilibrio, e che ha lo spirito, i sensi e la mente sempre compiaciuti".
Questa definizione considera i tre principali aspetti della vita della persona: corpo mente e spirito.
L'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha fatto letteralmente proprie questa parole nella sua definizione di salute: "La salute è uno stato di pieno benessere fisico, psichico e sociale".
Tutto in Uno
Uno in tutto
Uno in tutto
Come
 nel macrocosmo, così nel microcosmo, l’Ayurveda basa le sue fondamenta 
sui Panchmahabhuta, i cinque grandi elementi ( etere, aria, fuoco, acqua
 e terra) che compongono e costituiscono l’intero universo. E come 
l’universo, anche l’essere vivente è composto e caratterizzato da questi
 elementi. La loro presenza, in quantità diverse, determina le 
caratteristiche e le differenze di tutto ciò che esiste. Questi 
elementi, nel nostro corpo sono tutti presenti e, uniti assieme fra 
loro, collaborano affinchè ciascuna parte svolga la propria 
funzione. Essi si accoppiano formando tre forze dinamiche che in Ayurveda
 vengono indicate con il termine dosha; queste sono VATA, PITTA e KAPHA.
Dall’unione
 di ETERE ed ARIA si genera il dosha VATA che presiede tutti i movimenti
  fisici, biologici e  mentali, inoltre governa il nostro sistema 
nervoso. Vata è infatti tutto ciò che muove e porta in se tutte le 
caratteristiche degli elementi che lo compongono; è quindi secco, 
asciutto, freddo, veloce, mobile e irregolare.
Dall’unione
 di FUOCO e ACQUA si genera il dosha PITTA che è calore e capacità di 
trasformazione delle sostanze nell’organismo agendo come fuoco corporeo.
 E’ la forza che digerisce, metabolizza e trasforma il nutrimento e i 
pensieri. E’ inoltre responsabile della temperatura corporea, della 
pigmentazione della pelle e delle vista. Le sue qualità sono il calore, 
la leggerezza, la penetrazione e l’acidità. 
Queste forze pervadono tutto il corpo, sono sempre presenti, ma in 
proporzioni diverse. Ed è proprio in base a queste  rispettive 
proporzioni che si stabilisce il tipo di costituzione individuale: la 
Prakriti.
Prakriti è ciò che è visibile, è la natura dell’individuo e la 
manifestazione degli elementi nel corpo. Si determina al momento del 
concepimento, è strettamente legata allo stato di equilibrio o, al 
contrario, allo stato di squilibrio della salute dei genitori e può 
essere influenzata dalle condizioni psico-ambientali della madre durante
 la gravidanza, dalle stagione, dal clima, dall’età e dalle ore della 
giornata variando durante il ciclo della vita. 
Il Jiva, il nuovo essere vivente,  formato da Atman ( anima), 
Panchmahabhuta e Samskara delle vite precedenti si genera al momento 
dell’unione fra l’energia maschile e quella femminile; questo porta in 
se il suo stampo genetico che, invece, rimane invariato per tutta la 
durata della vita,  questa impronta è indicata con il termine Prakruti.
In Ayurveda la conoscenza della costituzione individuale è molto 
importante perchè sta alla base del sistema diagnostico per la cura e il
 mantenimento della salute. Ci caratterizza e ci distingue in tratti 
somatici, gusti, preferenze, abitudini ed attitudini.
La corretta analisi da parte del medico ayurvedico permette di 
stabilire il trattamento d’intervento più appropriato. Secondo la legge 
dei contrari, ad una costituzione pitta, ad esempio, per via del calore 
proprio verranno consigliati trattamenti rinfrescanti e disinfiammanti 
sconsigliando tutti quei cibi e spezie piccanti che andrebbero ad 
accrescere il “fuoco” già abbastanza presente. Ad una costituzione vata 
al contrario, avendo come qualità la freddezza, la secchezza e il 
movimento si interverrà scaldando,  lubrificando e pacificando. Ad una 
costituzione kapha, pesante, lenta ed untuosa ci si concentrerà di più a
 smuovere con manualità veloci e profonde utilizzando poco olio per 
evitare di aumentare l’untuosità già naturalmente presente.
Lo stato squilibrato dei dosha viene indicato con il termine Vikruti,
 più questa è differente e si discosta dalla nostra Prakriti e più siamo
 facilmente attaccabile dalla malattia, il compito del medico 
ayurvedico e di Ayurveda, che è “conoscenza di vita”, è proprio quello di 
CONOSCERE, CAPIRE, ASCOLTARE ed INTERVENIRE per riportare l’equilibrio 
perfetto che coduce ad una vita in piena salute.
…come nel macrocosmo, così nel microcosmo…siamo scintille del Divino 
ed abbiamo bisogno di equilibrio e stabilità per percorrere il sentiero 
della nostra vita nel benessere psico fisico.
Come i Panchmahabhuta ci caratterizzano ad un livello più fisico, i Guna rappresentano le nostre qualità mentali ad un livello più sottile.
Possiamo definire i Guna come i nostri dosha mentali.
Possiamo definire i Guna come i nostri dosha mentali.
Sattva
La mente stessa è definita Sattva (chiarezza), perché è per sua natura in grado di percepire. Di base, la mente è quindi chiara e pura, ma le emozioni e i pensieri negativi la rendono torbida. Sattva è la natura divina. Quando pura, o resa tale, procura illuminazione e realizzazione della persona. Una mente Sattvica è spiritualmente predisposta.
Rajas
E’ la distrazione o la turbolenza cui è soggetta la mente che cerca nel mondo esterno piacere e realizzazione. La mente si agita, desidera. Se non viene soddisfatta, allora diventa irritata e collerica. Rajasici sono i pensieri e le immagini che disturbano l’equilibrio della mente, come, ad esempio, l’ostinazione, la manipolazione e l’egoismo. E’ una mente che cerca potere, eccitazione e intrattenimento. La mente dell’uomo moderno è tremendamente Rajasica: distratta da mille attività, iperstimolata e iperattiva.
Tamas
La mente è torpida e incapace di percepire. E’ oscurata dall’ignoranza e dalla paura. Tamas genera indolenza, sonnolenza e mancanza di attenzione. C’è una mancanza di attività mentale, insensibilità e incapacità di dominare la mente che rimane preda di forze esterne o inconsce. Tamas genera una natura servile, animalesca.
L’effetto di Sattva è  portatore di armonia e stabilità. Porta al risveglio e all’evoluzione dell’anima, dona 
gioia e felicità. E’ il principio dell’intelligenza. Da Sattva proviene 
la chiarezza (in termini di coscienza) e la pace che ci permettono di 
percepire la verità.
Rajas e Tamas sono fattori che causano le malattie. Rajas crea spreco di energia e Tamas porta
 al decadimento. Di solito, i due lavorano insieme. Una vita frenetica, 
l’ambizione smodata, la prevaricazione, la corsa per il successo a tutti
 i costi, il surmenage lavorativo, l’egocentrismo, il consumo di 
alimenti e sostanze stimolanti per sostenere questo modo di vivere sono 
tutte qualità Rajasiche. Alla fine portano all’esaurimento delle 
energie, alla chiusura in se stessi, all’attaccamento eccessivo, 
all’eccessivo senso del possesso che sono qualità Tamasiche.
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Bello il tuo blog! Mi tieni aggiornata sulle tue iniziative (corsi, laboratori,incontri formativi?). Sonia
RispondiEliminaGrazie Sonia e BENVENUTA!!! certamente, potrai anche visitare la sezione LAB e tenerti aggiornata, da settembre nuovi Laboratori!! nel frattempo scriverò...e ci terremo in contatto.
Eliminaॐ Namastè