La
cura idroterapica, ossia l’applicazione dell’acqua come rimedio, è
conosciuta da millenni come un valido aiuto per la nostra salute.
Molti
medici hanno dimostrato i suoi vantaggi in tanti modi e migliaia di
persone la adottano con utili risultati. Dall’antichità ai giorni
nostri: dagli Yoghi indiani, che insegnano pratiche di cura con questo
elemento, dall’abate Kneipp e le sue cure idroterapiche praticate anche
oggi…non c’è dubbio che l’idroterapia occidentale ha molti punti in
contatto con quella orientale, ma gli indiani spiegano i suoi risultati
terapeutici con la teoria del prana, estranea alla maggior parte di universitari e accademici dei nostri paesi.
Prana è il nome dato dai filosofi indiani all’energia
universale che penetra in tutte le cose; la sua manifestazione è
l’energia vitale che anima l’organismo di ogni essere vivente. Questa
energia è in ogni cosa: nel cibo, nell’aria e nell’acqua e senza di essa
non vi sarebbe vita. E’ tramite il prana dell’acqua e la
possibilità di assimilarlo mediante queste cure che si può rimediare ai
disturbi fisiologici e favorire la salute, la forza e il vigore fisico.
Sottointesa la sua assunzione per via orale, che rigenera, irriga e
ci pulisce internamente dalle scorie che quotidianamente il nostro corpo
deve eliminare, vi sono altri modi per “prendere” l’acqua come cura:
fomenti, pediluvi, compresse, impacchi, frizioni, irrigazioni degli
organi interni e bagni. Con questo articolo voglio portare l’attenzione
su un particolare trattamento che arriva dall’India e dalla disciplina
ayurvedica: il Kati Snan
Questa pratica è un bagno che viene effettuato nella zona pelvica; è
necessario avere a disposizione una tinozza dalla misura che serva per
far sedere la persona all’interno lasciando fuori gambe e piedi, spalle e
braccia. In questo modo l’acqua ricopre la parte dall’ombelico fino al
perineo incluso. La sua temperatura deve restare fra i 10 e i 18 C°, è
possibile ripetere il trattamento anche 2 volte al giorno secondo le
necessità con durata che va dai 10 ai 30 minuti.
I benefici di questo trattamento sono molteplici, lo troviamo utile
in casi di: stitichezza, problemi digestivi, mestruazioni irregolari e
dolorose, emorroidi, cistiti, infezioni uterine, calcoli biliari,
diarrea, ulcere, problemi al fegato, eccesso di peso e obesità,
emicranie, reumatismi e sciatica…
Nella letteratura vedica troviamo molti riferimenti sull’efficacia
dell’acqua nel trattamento di disturbi e malattie e tutt’oggi questa ed
altre pratiche vengono prescritte dai Vaidya, i medici ayurvedici, ai
loro pazienti.
La semplicità dell’acqua come primordiale e primario elemento
naturale…la semplicità dell’acqua come un prezioso agente terapeutico da
tempi immemorabili. La semplicità di una cura efficace, naturale ed
economica.
Ti conduco nel mio giardino...radici nella Terra e chiome fiorite nell'Aria, un "luogo" dove l'equilibrio, la Natura e le Antiche tradizioni vivono in sinergia. Sono Valentina e mi occupo di AYURVEDA, AROMATERAPIA, OLFATTOTERAPIA e terapia del COLORE; la ricerca dell'equilibrio e la divulgazione di un BEN-ESSERE consapevole sono i miei obiettivi. A TE UN BUON VIAGGIO PROFUMATO.
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