sabato 7 aprile 2012

TRIPHALA, UN PREZIOSO RIMEDIO AYURVEDICO PER LA NOSTRA DEPURAZIONE

La primavera è arrivata e nell’aria se ne sente già il profumo; in questa stagione la natura si dà da fare, tutto sembra vibrare: gli alberi e i prati iniziano a fiorire donandoci i loro colori, gli uccellini si preparano a costruire i nidi per dare alla luce una “nuova” vita. In primavera tutto piano piano si risveglia dal torpore invernale e  il nostro fisico sente il bisogno di volersi depurare.
 
Durante il periodo invernale siamo in una sorta di “letargo” dove tendiamo ad accumulare e spesso, a causa del nostro stile di vita e dell’assunzione di cibi grassi, pesanti e complessi, il nostro fuoco gastrico diminuisce la sua potenza e rallenta la digestione  lasciandoci un senso di pesantezza e qualche tossina in più che disturba il nostro stato di equilibrio.

In Ayurveda le tossine vengono chiamate ama e sono il risultato del cibo non completamente digerito o troppo ricco di proteine animali che staziona nello stomaco e nell’intestino e che col tempo, se non si riesce ad espellerle, fermenta andando ad accumularsi nel colon e intasando i nostri canali linfatici e sanguigni. E’ importante sapere, inoltre, che ama nel corpo non sono solo le tossine fisiche, ma anche quelle legate allo stato emotivo per cui nervosismo, ansia, paura, gelosia ed ira a volte represse hanno un effetto nocivo sui nostri organi interni ed imparare a liberarsi di queste emozioni negative ci fornisce un ulteriore elemento per raggiungere il benessere; per questo assieme alle terapie fisiche, vengono spesso abbinate e consigliate pratiche che facilitano il rilassamento quali lo yoga, il pranayama e la meditazione.

Un rimedio ayurvedico molto utile alla depurazione del nostro organismo, partendo proprio dall’intestino, è la Triphala. Il termine “Triphala” significa “tre frutti”, la ricetta di questo tradizionale integratore a base di erbe risale a migliaia di anni ed è menzionata nei tradizionali testi indiani “Charak” e “Sushrut Samhitas” (1500 a.c.).

La Triphala è considerato un rimedio tridoshico avendo effetti bilancianti e ringiovanenti sulle tre forze che governano e costituiscono la vita umana: Vata, che regola il sistema nervoso e tutti i movimenti sia fisici che mentali, Pitta che mantiene il processo metabolico e digerisce e trasforma cibo, nutrimento ed emozioni e Kapha, che dà supporto all’integrità strutturale ed è responsabile della lubrificazione di organi e tessuti e del sistema immunitario.

Questa preziosa preparazione è formata, in parti uguali, da: Emblica officinalis ( Amalaki o amla), Terminalia Chebula (Haritaki) e Terminalia Bellerica (Bibhitaki) ed è considerata, in Ayurveda, uno dei più importanti  rasayana. Il significato vero del termine è nutrire in modo adeguato ogni parte del corpo allo scopo di ritardare il processo di invecchiamento, promuovendo la salute, l’immunità e prolungando una buona vita.

AMLAKI, dal sapore aspro, è un tonico rinfrescante, viene utilizzato per trattare gli squilibri di pitta come ulcere, stati infiammatori di stomaco e intestino, eruzioni, stati congestivi del fegato e sensazioni di bruciori in tutte le parti del corpo; inoltre è ricchissima di vitamina C, ne possiede la più alta concentrazione in natura, circa 20 volte il contenuto di un’arancia.

HARITAKI è considerato particolarmente benefico per trattare gli squilibri di vata; il suo sapore è amaro e ha proprietà lassative, antispasmodiche, lubrificanti ed antiparassitarie. E’ un’ottimo rimedio per gli stati di costipazione acuta e cronica, ansia, irrequietezza e sensazione di pesantezza fisica. Dei tre frutti che compongono la Triphala, l’Haritaki è quello che ha le più spiccate caratteristiche  lassative.

BIBITAKI ha come obbiettivo quello di curare gli squilibri di kapha, il suo gusto primario è astringente mentre quello secondario è dolce, amaro e pungente e le sue principali proprietà sono astringenti, toniche, digestive ed antispasmodiche; nello specifico bilancia e purifica gli eccessi di muco, cura le affezione bronchiali, l’asma, le allergie e il singhiozzo.

Questo meraviglioso composto è energeticamente equilibrato, non prevalgono in esso ne proprietà “calde” ne “fredde”. Se assunto costantemente per un periodo prolungato provocherà, in modo lento, ad una eliminazione e purificazione di ama da tutti i tessuti del corpo. Lo si può trovare sottoforma di churna ( polvere) o anche in capsule, più semplici da prendere e se ne consiglia l’assunzione di 2 al giorno la sera prima di coricarsi con una tisana calda.

Un famoso detto popolare indiano recita: “Non dispiacerti se non hai una madre sino a quando possiedi del Triphala”, l’origine di questa frase è che si ritiene che la Triphala sia in grado di proteggere gli organi interni del corpo, così come una madre si prende cura dei propri figli.

http://www.farmacistionline.net/triphala-un-prezioso-rimedio-ayurvedico-per-la-nostra-depurazione.html 
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