sabato 1 marzo 2014

ISPIRAZIONE: L'ASCOLTO DI UN PROFUMO


foto scattata durante il seminario "La nota Gradevole" di Luigi Cristiano presso Smell- Festival dell'Olfatto
Ad occhi chiusi ascolto...

La Rosa delle più antiche e ricercate varietà: un sentore di albicocca a volte più dolce, a tratti pungente. Incensi che fumano durante le cerimonie, erba fresca tagliata, spezie e legni: il regale Zafferano e il prezioso e caldo Sandalo...l'Iris: radice profonda e delicato profumo...le foglie di Violetta: erbaceo avvolgente colore verde...Patchouli: umido sottobosco, il lontano ricordo dell'armadio della nonna...Eucalipto la forza balsamica di un fresco respiro...il fiore dell'Ylang Ylang: calda passione e principe misterioso...

Tutto si lega come la melodia di un'orchestra silenziosa dove le note non sono quelle udite dal nostro orecchio, ma quelle assaporate dal senso dell'olfatto; il più antico, quello che ci riporta ricordi nascosti nella memoria...

Il Gelsomino: sublime effluvio di un amore notturno...l'Ambra Grigia e lo Zibetto: la nota animale che ordina ed amplifica...il Nardo: antico e mistico messaggero...
E gli agrumi poi...potrebbero essere dei personaggi: dal timido e giocoso Mandarino al saggio e maturo Bergamotto...un solstizio d'estate dove i caldi colori ricordano quelli del sole.

Entrare in un profumo ed annusarlo nel suo interno...mettere la tecnica da parte, ogni tanto anche questo ci vuole, e farsi trasportare dall'ascolto di un' unica materia aromatica...una ad una...essere rapita e trasportata qua e la sulle scie odorose delle moltitudini di molecole olfattive che compongono un' essenza naturale. 


La nota che arriva al naso non è piatta, al contrario è vivace, vibrante e in continuo "mutamento"...a me a volte piace giocare così: essenze da ascoltare e un foglio su cui scrivere parole e sensazioni, perchè anche questo è sperimentare, perchè anche questo è voler conoscere.

La Natura contiene in sè una miriade di sfumature olfattive e noi spesso le immagazziniamo senza nemmeno accorgercene; le leghiamo ad un ricordo, ad un'immagine, ad una persona o ad un luogo e in quel momento i nostri recettori le trasportano al cervello marchiandole così per sempre lì presenti per il resto della nostra vita.

Ogni evento è legato ad un odore, anche se non lo sappiamo e questo esercizio può farci ri-scoprire i nostri ricordi più ancestrali portando l'attenzione sul nostro IO più profondo.
Lo consiglio, ad ognuno di voi, annusare, respirare, restare in ascolto per essere attenti...per essere presenti.

Chiudo gli occhi ed ascolto...
perchè ad occhi chiusi si sente meglio.

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